Logo-Tutor-Consulting-Slide.png

CORSO HACCP TORINO

Facciamo Chiarezza

Chiunque lavori nel settore alimentare, indipendentemente dalla mansione svolta, deve essere informato e formato sulle regole, le norme e i principi dell’HACCP. Scopriamo insieme a cosa serve e quali sono le disposizioni della normativa in vigore.

La sigla che tanto affligge gli operatori del settore alimentare, è un acronimo che deriva dalle parole di lingua inglese: “Hazard Analysis and Critical Control Points” che possiamo tradurre in “analisi dei rischi e dei punti critici di controllo”. In pratica è l’insieme delle procedure finalizzate a garantire la salubrità degli alimenti, con il focus sulla prevenzione e controllo nella produzione, piuttosto che sull’analisi del prodotto finito.

Al fine di meglio comprendere cosa sono, permetteteci un piccolo inciso, su cosa s’intende per punti critici di controllo.
 I Critical Control Points identificano tutti quei momenti del ciclo produttivo dell’alimento, che possono e devono essere monitorati e controllati periodicamente, allo scopo di prevenire, eliminare e ridurre i rischi di contaminazione che possano compromettere la salubrità e la sicurezza del prodotto alimentare stesso.

In pratica l’HACCP è un sistema necessario per tutelare la salubrità dell’alimento e quindi la salute del consumatore finale, si basa sul monitoraggio costante della manipolazione degli alimenti, in cui vi sia un probabile rischio di contaminazione, biologico, chimico o fisico. Ci teniamo a precisare però, che come per altre etichette utilizzate nel settore alimentare, l’HACCP non è e non potrà mai essere utilizzato come certificazione della “bontà del prodotto”, ma determina semplicemente come questo sia stato sottoposto a tutti i controlli per far si che possa essere classificato come “Sicuro”.

Quanti e quali sono i principi del sistema HACCP?

L’HACCP si basa su sette principi:

AIndividuazione dei pericoli di contaminazione e analisi dei rischi

BIndividuazione dei CCP (punti critici di controllo)

CDefinizione dei limiti critici

DDefinizione delle procedure di monitoraggio

EDefinizione e pianificazione delle azioni correttive

FDefinizione delle procedure di verifica

GDefinizione delle procedure di registrazione

HACCP: Storia e Normativa

La normativa che disciplina il sistema HACCP si è evoluta, maturando, nel corso degli anni.
 Il primo sistema di controllo dei punti critici fu attuato negli anni ‘60 negli USA, al fine di garantire pasti sicuri e controllati agli astronauti della NASA.

Successivamente l’obbligo di adottare questo sistema fu esteso a tutte le aziende del settore alimentare.
 In Europa l’HACCP è stato regolamentato per la prima volta agli inizi degli anni ‘90 con la Direttiva 1993/43/CEE, la quale, è stata recepita in Italia con il D.Lgs.155/1997, che ha reso obbligatorio l’HACCP per tutta la filiera alimentare.
 Il Regolamento CE 852/2004 entrato in vigore nel Gennaio del 2006, attuato in Italia con il D.Lgs.193/2007, ha sostituito la precedente normativa, introducendo, tra le altre cose, le prime sanzioni nel caso d’inadempienza alle disposizioni previste dell’HACCP. 
In Italia la gestione dell’HACCP è in capo alle regioni, questo significa che ogni regione ha un proprio ufficio di competenza, all’interno del quale viene disciplinata la materia della sicurezza alimentare. In comune a tutte le regioni c’è comunque l’obbligo che ogni operatore del settore alimentare, abbia delle procedure da seguire e che a svolgere tali procedure ci siano addetti in possesso di competenze e conoscenze adeguate.

Formazione e Obblighi in ambito HACCP.

L’HACCP prevede che per essere un operatore inserito nella filiera alimentare, si deve possedere alcuni requisiti fondamentali. 
L’obbligo per tutte le attività del settore alimentare è quello di, attraverso la redazione di un manuale, creare e mettere in atto un piano di autocontrollo. Questo manuale dovrà essere redatto sulla base delle specifiche esigenze dell’azienda in questione e dovrà contenente le linee guida indispensabili al monitoraggio e alla prevenzione dei rischi alimentari; linee guida che dovranno essere messe in atto attraverso la compilazione di schede appositamente create.

Per i lavoratori del settore alimentare invece, è obbligatorio conseguire una certificazione che attesti la loro preparazione in materia di sicurezza e igiene alimentare: Il famoso attestato HACCP.
 Affidarsi agli specialisti come Tutor Consulting, significa esser seguiti in modo sicuro e puntuale, in tutte le fasi previste dalla normativa.

Per la Formazione completa partecipa ai nostri corsi, scegli la data ottimale per le tue esigenze.

Vuoi saperne di più?

Chiama Ora

Telefona allo

011 196 651 16

Press_The_Buttongreen

o invia una mail a

commerciale@tutorconsulting.it

Via Vernea, 31, 10042 Nichelino (TO)

www.tutorconsulting.it

certificato-haccp
manuale-haccp
ATTESTATOhaccp

Facciamo Chiarezza

Chiunque lavori nel settore alimentare, indipendentemente dalla mansione svolta, deve essere informato e formato sulle regole, le norme e i principi dell’HACCP. Scopriamo insieme a cosa serve e quali sono le disposizioni della normativa in vigore.

La sigla che tanto affligge gli operatori del settore alimentare, è un acronimo che deriva dalle parole di lingua inglese: “Hazard Analysis and Critical Control Points” che possiamo tradurre in “analisi dei rischi e dei punti critici di controllo”. In pratica è l’insieme delle procedure finalizzate a garantire la salubrità degli alimenti, con il focus sulla prevenzione e controllo nella produzione, piuttosto che sull’analisi del prodotto finito.

Al fine di meglio comprendere cosa sono, permetteteci un piccolo inciso, su cosa s’intende per punti critici di controllo.
 I Critical Control Points identificano tutti quei momenti del ciclo produttivo dell’alimento, che possono e devono essere monitorati e controllati periodicamente, allo scopo di prevenire, eliminare e ridurre i rischi di contaminazione che possano compromettere la salubrità e la sicurezza del prodotto alimentare stesso.

In pratica l’HACCP è un sistema necessario per tutelare la salubrità dell’alimento e quindi la salute del consumatore finale, si basa sul monitoraggio costante della manipolazione degli alimenti, in cui vi sia un probabile rischio di contaminazione, biologico, chimico o fisico. Ci teniamo a precisare però, che come per altre etichette utilizzate nel settore alimentare, l’HACCP non è e non potrà mai essere utilizzato come certificazione della “bontà del prodotto”, ma determina semplicemente come questo sia stato sottoposto a tutti i controlli per far si che possa essere classificato come “Sicuro”.

Quanti e quali sono i principi del sistema HACCP?

L’HACCP si basa su sette principi:

AIndividuazione dei pericoli di contaminazione e analisi dei rischi

BIndividuazione dei CCP (punti critici di controllo)

CDefinizione dei limiti critici

DDefinizione delle procedure di monitoraggio

EDefinizione e pianificazione delle azioni correttive

FDefinizione delle procedure di verifica

GDefinizione delle procedure di registrazione

HACCP: Storia e Normativa

La normativa che disciplina il sistema HACCP si è evoluta, maturando, nel corso degli anni.
 Il primo sistema di controllo dei punti critici fu attuato negli anni ‘60 negli USA, al fine di garantire pasti sicuri e controllati agli astronauti della NASA.

Successivamente l’obbligo di adottare questo sistema fu esteso a tutte le aziende del settore alimentare.
 In Europa l’HACCP è stato regolamentato per la prima volta agli inizi degli anni ‘90 con la Direttiva 1993/43/CEE, la quale, è stata recepita in Italia con il D.Lgs.155/1997, che ha reso obbligatorio l’HACCP per tutta la filiera alimentare.
 Il Regolamento CE 852/2004 entrato in vigore nel Gennaio del 2006, attuato in Italia con il D.Lgs.193/2007, ha sostituito la precedente normativa, introducendo, tra le altre cose, le prime sanzioni nel caso d’inadempienza alle disposizioni previste dell’HACCP. 
In Italia la gestione dell’HACCP è in capo alle regioni, questo significa che ogni regione ha un proprio ufficio di competenza, all’interno del quale viene disciplinata la materia della sicurezza alimentare. In comune a tutte le regioni c’è comunque l’obbligo che ogni operatore del settore alimentare, abbia delle procedure da seguire e che a svolgere tali procedure ci siano addetti in possesso di competenze e conoscenze adeguate.

Formazione e Obblighi in ambito HACCP.

L’HACCP prevede che per essere un operatore inserito nella filiera alimentare, si deve possedere alcuni requisiti fondamentali. 
L’obbligo per tutte le attività del settore alimentare è quello di, attraverso la redazione di un manuale, creare e mettere in atto un piano di autocontrollo. Questo manuale dovrà essere redatto sulla base delle specifiche esigenze dell’azienda in questione e dovrà contenente le linee guida indispensabili al monitoraggio e alla prevenzione dei rischi alimentari; linee guida che dovranno essere messe in atto attraverso la compilazione di schede appositamente create.

Per i lavoratori del settore alimentare invece, è obbligatorio conseguire una certificazione che attesti la loro preparazione in materia di sicurezza e igiene alimentare: Il famoso attestato HACCP.
 Affidarsi agli specialisti come Tutor Consulting, significa esser seguiti in modo sicuro e puntuale, in tutte le fasi previste dalla normativa.

Per la Formazione completa partecipa ai nostri corsi, scegli la data ottimale per le tue esigenze.

Vuoi saperne di più?

Chiama Ora

Telefona allo

011 196 651 16

Press_The_Buttongreen

o invia una mail a

commerciale@tutorconsulting.it

Via Vernea, 31, 10042 Nichelino (TO)

www.tutorconsulting.it

certificato-haccp
manuale-haccp
ATTESTATOhaccp